Propr. L. Mauritz H., attore svedese. Dopo aver studiato recitazione a Helsinki e a Stoccolma, specializzandosi in ruoli shakespeariani, comincia a esibirsi in teatro, mentre l'esordio cinematografico avviene nel 1915 nel film Dolken (Pugnale) per la regia di M. Stiller, con il quale instaura una proficua e durevole collaborazione. È, infatti, grazie a un film di Stiller (La leggenda di Gösta Berling, 1924) che, già affermato interprete in patria e in gran parte d'Europa, viene invitato a lavorare negli Stati Uniti dall'attrice L. Gish, che lo ha visto recitare nel ruolo principale al fianco di una giovanissima G. Garbo. Il prestante attore svedese arriva in California nel 1926 per affiancare la Gish ne La lettera scarlatta (1926), film diretto da un altro celebre svedese, il regista V. Sjöström, per il quale poi interpreta, al fianco della Garbo, La donna divina (1928) e Il vento (1928). Nonostante il grande successo, l'interprete scandinavo comprende che, una volta finita l'era del muto, il suo forte accento straniero potrebbe costituire un grosso vincolo se continuasse a lavorare negli Stati Uniti. Per evitare un frustrante declino, verso la fine degli anni '20 fa ritorno in Europa, continuando a recitare in patria fino agli anni '50. La sua carriera cinematografica è sempre accompagnata da grandi interpretazioni teatrali che valgono all'attore, primo nella storia a essere insignito di tale premio, lo Eugene O'Neill Award, il riconoscimento più ambito dagli interpreti svedesi.